...tratto dal libro...
Le virtù teologali
L'eroismo era, per padre Pio, l'unico modo di vivere. Non riusciva a fare diversamente.
Ognuno di noi, vedendolo, diceva in cuor suo: "Io non sarei capace di fare ciò che fa lui". Era inevitabile la domanda: "Come fa quest'uomo a vivere così? Chi gli dà tanta forza a essere sempre puntuale con Dio, pregando continuamente, e con la gente, ascoltandola e rispondendo con sorprendente saggezza?".
La fede
La sua fede è l'unica risposta.
La fede, infatti, univa padre Pio al pensiero di Dio e alla sua intelligenza infinita. Gli faceva conoscere intimamente lo spirito di Dio e in lui ogni altra creatura. Penetrava nella vita di Dio sino al punto da squarciare ogni velo di mistero, specialmente del figlio di Dio, per quanto possibile all'umana intelligenza.
Per fede padre Pio scendeva nello spirito di Cristo per conoscere in pieno le dimensioni della sua divina carità e del suo doloro salvifico. La fede grande gli donava il vivere di Cristo: conosceva per dono quello che Cristo conosce e amava quello che Cristo ama; soffriva le sofferenze di Cristo, viveva la sua stessa vita e moriva della sua medesima morte.
Per la fede padre Pio si perdeva in Cristo, perchè Cristo vivesse in lui. Per la fede Dio dimorava in lui e lui in Dio: essa divetti fa vivere i giusti, muove a conversione i peccatori, sposta le montagne e dona la salvezza.
Mediante la fede l'uomo si conforma all'immagine di Cristo. Vedere padre Pio era come vedere Cristo vivente.
Lo spirito e la vita di Dio erano in lui tanto grandi che non era difficile a noi scorgere, per così dire, anche nel suo corpo, i lineamenti di Cristo: nel guarda e nell'incedere, nel parlare e nel sorridere, nel pregare e nel piangere.
All'altare, poi, bisognava vincersi per non credere di vedere Gesù in persona, tanto gli era somigliante.
La fede in padre Pio era principio, fondamento e radice della sua intimità divina. I pensieri, le parole e le opere di padre Pio non erano altro che i pensieri, le parole e le opere di Gesù.
Padre Pio e Gesù erano come una cosa sola.
Un mattino, terminata la confessione, chiesi a padre Pio un pensierino di Gesù per me. Egli con naturalezza me lo formulò così presto, da lasciarmi in dubbio se il pensioro che mi andava dicendo fosse il suo o di Gesù.
Gli dissi: "Padre, va bene!" Ciò che mi state dicendo è il vostro pensiero, ora ditemi quello di Gesù!". E lui: "Figlio mio, il pensierino che ti ho detto è proprio quello di Gesù!".
Ricordo che rimasi colpito dal modo così naturale di parlare di Gesù per mezzo di Padre Pio.
...tratto dal libro: Padre Pio mio padre di Pierino Galeone - Edizioni San Paolo